Mila Misek
I L R A G A Z Z O C H E G U A R D A V A I L C I E L O
"Vieni, sbrigati, arriviamo tardi", dice il padre, ma il ragazzo
è stanco, ha solo sei anni e ha camminato già per ore sotto il sole d'estate
verso un campo lontano. All'improvviso ode un ronzio, e strane mosche passano
sopra la sua testa, dirette verso il campo. "Che meraviglia",
-pensa- "gli aerei veri, e i piloti che li guidano! Questo non potrò
mai provarlo… Oh, il volo! Devo almeno riuscire a vederli da vicino"…"Andiamo,
papà, suvvia, sbrigati!"
Da quel giorno in poi, il ragazzo alzava lo sguardo, scrutando
il cielo e, anche quando nessuno volgeva gli occhi lassù, lui vedeva uccelli
lontanissimi, aerei e le nuvole. Non a caso, infatti apparteneva al Clan
del Falco Rosso (secondo i nativi d'America). Egli non sapeva ancora che
un giorno sarebbe partito anche lui per l'esplorazione dello spazio blu.
P R I M A V E R A S U U N P I C C O L O B I P L A N O B I A N C O E R O S S O
Cinquanta anni dopo, aspettando che passasse il temporale, ho visto in un hangar
un piccolo biplano e siccome mi piaceva tanto, ho scattato qualche foto. A
casa, guardando le foto, mi cade nell'occhio il numero d'immatricolazione:
I-3172 .. mi dice qualcosa, ma che significato può avere? Poi un colpo- ora
sì che mi ricordo! Il 3 gennaio 1972 sono riuscito fuggire da Praga, assediata
dalle soldatesche del patto di Varsavia dopo l'invasione del '68, per l'Austria…
Libertà!
Chiamo il proprietario del biplano marche I-3172, ma non c'è niente da fare,
comunque gli lascio il mio telefono, non si sa mai. Dopo qualche mese, mi arriva
la sua chiamata: è disposto a venderlo. Trovato un prestito, l'affare è fatto.
Pian piano, ci siamo conosciuti, io e il biplano. L'ho battezzato "Falco
Pellegrino", FP404 mi suonava troppo tecnico e freddo. Cuffia di cuoio,
occhiali RAF e sciarpa bianca, e una bella domenica di fine inverno, abbiamo
decollato, io e lui... E così, da allora, ce ne andiamo un po' in giro a trovare
amici, a giocare con le nuvole, a slittare nell'aria ferma del tramonto rosa,
a salutare le onde del mare.
"…Non c'è come vedere il mondo tra le ali di un biplano…" Hai ragione,
Richard. Non c'è.
L 'I N V I T O
"…Il cielo è sempre lì, è sempre blu, e non ti rimprovera mai…" scrive Richard Bach, e così, rileggendo il suo "Biplano", mi viene un'idea: siamo così pochi noi biplanisti, perché non incontrarci, una volta ogni tanto, in un bel posto, su un campo verde, grande e morbido nel delta del Po? Ho scritto a Richard, invitandolo a un raduno di biplani e lui mi ha risposto! Leggendo la mail non credevo a miei occhi, ma era vero! Purtroppo quest'anno non riesce a venire, ma speriamo per il prossimo! Con l'aiuto di amici ho raccolto tutti i nominativi possibili di biplanisti italiani che potevo, e li ho invitati…
I L R A D U N O
…Chissà se vengono, c'è la concomitanza con un altro grande raduno
in Emilia Romagna. Arrivo al campo dopo una lunga coda sulla strada ed
eccoli, sono già arrivati due biplani! Gemelli, uno rosso ed uno blu.
E siamo subito amici. Mi viene un'idea: come sarebbe se provassimo in tre
un volo in formazione? Non l'ho ancora mai fatto! Loro accettano, e mi offrono
l'onore di guidare la pattuglia. La formazione "FISHER3" è nata.
Dopo il pranzo propongo una semplice coreografia, la proviamo in piedi e via
in volo. Già il decollo in tre è una grande emozione. C'è la mia ragazza che
fortunatamente riprende questi magnifici momenti, oltre a preparare gentilmente
per tutti un squisito risotto di mare.
Un ronzio come 50 anni fa attira il mio sguardo: il gioiello di triplano Fokker
e un autentico Tiger Moth giallo di Giancarlo Zanardo stanno arrivando! E dopo
ancora un altro autentico Tiger rosso, sta volta dall'aeroporto di Forlì, un
Boredom, un altro rosso e bianco e, last but not least, il biplano acrobatico
Pitts Special di Mauro Di Biaggio. Già, Richard Bach mi ha scritto di salutare
tutti, ringraziando per l'invito dicendo che sarà con noi nello spirito e chidendo
che qualcuno voli per lui un "a loop-with-a-snap-roll-on-top". Tocca
a te, Mauro! E un pennello di fumo disegna nel cielo blu la figura dell'acrobazia
per Richard.
E' arrivata anche un'equipe televisiva di Tele Estense, fanno interviste ai
piloti e riprese anche in volo, da cui nascerà un DVD.
Giornata grandiosa, ci salutiamo tutti contenti e sorridenti. Mentre, uno dopo
l'altro tornano a casa, li vedo battere le ali per saluto nello stile dei piloti
di una volta nell'aria di sera che si sta dolcemente poggiando sulla pista,
li vedo fondersi con lo spazio azzurro del tramonto e, quando la mia testa
tocca il cuscino, tutto diventa un'immenso spazio blu della notte.
Mila Misek, Comacchio, 12.7.2007
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